Descrizione

Come noto il rumore può provocare una serie di danni sulla salute, il più grave, meglio conosciuto e studiato dei quali è l’ipoacusia, cioè la perdita permanente di vario grado della capacità uditiva. Il rumore può agire inoltre con meccanismo complesso anche su altri organi ed apparati (apparato cardiovascolare, endocrino, sistema nervoso centrale ed altri), con numerose conseguenze tra le quali l’insorgenza della fatica mentale, la diminuzione dell’efficienza e del rendimento lavorativo, interferenze sul sonno e sul riposo e numerose altre.  

Da non trascurare anche i possibili effetti sulla sicurezza: il rumore può determinare, infatti, un effetto di mascheramento che disturba le comunicazioni verbali e la percezione di segnali acustici di sicurezza, con un aumento di probabilità degli infortuni sul lavoro.

Nella UE il 28% dei lavoratori (oltre 60 milioni di persone) afferma di essere esposto a livelli di rumore elevati tali ad esempio da rendere difficile una conversazione. Quasi 40 milioni di lavoratori  sono costretti ad alzare la voce al di sopra dei normali standard di conversazione per essere uditi e ciò per almeno la metà del loro orario di lavoro.

In Italia il problema rumore è particolarmente evidente rispetto al contesto europeo; pur essendo un rischio in diminuzione rappresenta ancora la terza causa di malattia professionale denunciata all'INAIL.

Il Decreto Legislativo 81 del 9 aprile 2008 al Capo II del Titolo VIII prevede le misure di prevenzione e protezione contro l'esposizione professionale al Rumore, in particolare per la prevenzione del danno uditivo.

Recenti sondaggi confermano che il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita nelle città. In particolare, seppure la tendenza in ambito comunitario negli ultimi anni mostri una diminuzione dei livelli di rumore più alti nelle zone più a rischio, contestualmente si è verificato un ampliamento delle zone con livelli definiti di attenzione, che ha comportato un aumento della popolazione esposta, annullando conseguentemente i benefici ottenuti in quelle aree a maggior inquinamento. FONTE: ANPA 2000

 

IL RUMORE GENERATO DA STRADE ED AEROPORTI

Oggi, l’inquinamento acustico rappresenta uno dei problemi ambientali più urgenti soprattutto nelle aree urbane. Oltre determinati livelli, infatti, causa un senso di fastidio che può provocare un peggioramento della qualità della vita.

A livello europeo strade, ferrovie ed aeroporti costituiscono le principali sorgenti di rumore ambientale, sia in termini di numero di persone esposte e di livello di disturbo lamentato.

In base ai dati disponibili, la sorgente più importante è rappresentata dal traffico veicolare, a causa in particolare della sua diffusione nelle aree urbane, dove risiede la maggior parte della popolazione. A seguire si trova il rumore legato alle ferrovie, mentre il rumore aeroportuale è considerato il più disturbante, nonostante riguardi un numero più limitato di persone, residenti nelle vicinanze degli aeroporti. (Fonte ARPA Lombardia)

"ENVIRONMENTAL NOISE DIRECTIVE" (END)

A livello europeo il riferimento normativo principale per quanto riguarda la determinazione e la gestione del rumore ambientale è rappresentato dalla direttiva europea 2002/49/CE “Environmental Noise Directive” (END), recepita in Italia con il D. Lgs. 194/2005. Il D. Lgs. 194/05 prevede che le Autorità competenti per gli agglomerati e i Gestori delle infrastrutture di trasporto principali (strade, ferrovie e aeroporti) elaborino e trasmettano alla Regione e al Ministero dell’Ambiente le mappature acustiche e i piani d’azione degli agglomerati e delle infrastrutture di propria competenza, con un processo che deve essere ripetuto ciclicamente almeno ogni 5 anni.

In ambito aeroportuale la normativa assegna ad ARPA il compito di eseguire la verifica ed il controllo delle reti di monitoraggio del rumore aeroportuale e l’aggiornamento annuale delle curve di isolivello nell’intorno degli aeroporti civili. Inoltre, ARPA è membro delle commissioni aeroportuali e, utilizzando appositi modelli di calcolo, esegue valutazioni dei possibili effetti sulla riduzione dell’esposizione della popolazione al rumore degli scenari di traffico aereo oggetto di studio da parte della commissione.

In supporto alla Regione, ARPA effettua i controlli per il conseguimento degli obiettivi dei piani di riduzione del rumore per le infrastrutture dei trasporti.

La tematica del rumore aeroportuale è gestita dalla U.O. Agenti Fisici e Radioprotezione del Settore Attività Produttive e Controlli della Sede Centrale di ARPA

 

Il Comune di Grassobbio è costantemente attivo per il monitoraggio e lo studio finalizzato a sondare le problematiche del territorio e valutare l'attuale livello di sostenibilità, nonché per una capillare diffusione della cultura di salvaguardia e tutela dell'ambiente in cui viviamo. Particolare attenzione ed impegno è profuso per la situazione inerente il rumore aeroportuale nonché per quello autostradale  

 

La zonizzazione acustica comunale

Nel 2014 Grassobbio ha aggiornato la classificazione acustica del territorio (con deliberazione di Consiglio Comunale n. 34 del 13 novembre 2014 vigente dal 29/04/2015) a seguito della variante PGT.
I documenti che compongono la classificazione acustica del territorio sono scaricabili alla pagina 

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